Il mio approccio
I sintomi sono ciò che il più delle volte porta qualcuno al mio studio, fanno parte della sua storia purtroppo in maniera opprimente e dolorosa ma non definiscono la persona: la psicoanalisi e la psicoterapia psicoanalitica “non sono attività monolitiche applicate in maniera rigida a qualunque malcapitato varchi la soglia dello studio” (N. McWilliams 1994, La diagnosi psicoanalitica, Astrolabio Roma).
La più grande delle ovvietà è alla base del mio lavoro: non lavoro con la depressione, lavoro con La Persona. Mi occupo di persone, delle loro piccole o grandi "fratture" biografiche, di quando insomma "ci si sente con le ossa rotte" o, talvolta, di quando ci si vuole conoscere e comprendere un po' di più.
Ci sono sempre definizioni cliniche e diagnosi alla base della domanda...su internet cerchiamo parole chiave come "attacchi di panico", "depressione", "fobia"...
C'è il bisogno di dare un nome più chiaro a quello che si sta vivendo e di conseguenza di avere delle risposte ma è mia convinzione che l' autentico nome di questa "cosa" (emozione, situazione, desiderio, paura, panico, blocco, somatizzazione, assenza…) si possa rintracciare solo nella relazione terapeuta-paziente.
Le definizioni diagnostiche insomma sono necessarie ed importanti (e, a scanso di equivoci, ritengo di fondamentale importanza una formazione rigorosa, anche in tal senso, nei professionisti della salute mentale!) certo, ma è definito che "questo è un attacco di panico"che davvero inizia il nostro lavoro assieme.
Ciclo di vita
La vita presenta sfide continue.
Certe volte prevedibili, certe volte no.
Dallo scoprirsi improvvisamente incapaci di guidare tranquillamente, al non riuscire a dormire senza aver controllato troppe volte di aver spento il gas e chiuso bene la porta; dal non pensarsi capace, al timore di non riuscire a preservare una relazione importante; dall' incontrare difficoltà nel mostrare chi davvero si è, al sentirsi relegati a un ruolo che non ci dà più piacere; dal bloccarsi nel percorso di studi al non saper decidere se cambiar lavoro; dal confrontarsi con il proprio invecchiare o con la fragilità del corpo e della mente al dover essere "genitori dei propri genitori"...
In queste e molte altre circostanze, che possono sembrare barriere impossibili da scalare o attraversare ci impegneremo a trovare, o a costruire assieme, appigli e passaggi.
Separazioni, Perdita, Lutto
Da oltre quindici anni, parte del mio lavoro è specificatamente rivolta a interventi legati a lutto o perdita.
Momenti di non-senso in cui bisogna riuscire ad accedere all’impensabile e quindi all’indicibile. Non è solo la carne, il corpo, a farci male nell’assenza che genera vuoti, ben di più duole la nostra “pelle psichica” che va ricostruita a contenere i nostri pensieri in cerca di tregua. Lavoreremo assieme senza forzare modi e tempi ma promuovendo comunque un movimento necessario al superamento dell’evento traumatico.
L'importanza di confrontarci
Grazie ad A.S.P.I.G. , associazione che mi vede tra i suoi fondatori, mi fa piacere poter proporre ai colleghi (pensando soprattutto a quanti ancora in specializzazione o all'inizio della Professione) la partecipazione ad intervisioni cliniche nel gruppo che periodicamente si riunisce a tal fine. Il modello di riferimento non è solo quello psicoanalitico e per saperne di più potete contattare direttamente me o approfondire sul sito dell'associazione.
Contatti
3921961556
Ricevo, su appuntamento, a:
Firenze, via Giosué Carducci 7, 50121
Figline Valdarno, piazza IV Novembre 11, 50063